fv-352 freikofel iw3rpy
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Attivazione di IW3RPY
attivazione sotaitalia fv-352 freikofel (mt.1757 - JN66LO)
22 ottobre 2016
Abbandonati per il momento
dall’amico Antonello io e Luca ci accingiamo alla prima uscita
autunnale di questo 2016, anche se visto il meteo dei giorni scorsi
pare più invernale che autunnale… decidiamo per il Freikofel,
vetta di confine fra Italia ed Austria nota per le fortificazioni
militari presenti posta fra i più noti Pal Grande e Pal Piccolo,
poco sopra il passo di Monte Croce Carnico.
Raggiunto Luca alle 6.30 e
caricata la mia Yaris con tutta l’attrezzatura partiamo con
direzione Timau, ultima frazione italiana prima del confine
austriaco; prima di giungere a destinazione (casa cantoniera dopo il
paese in salita verso il passo) ci fermiamo nel bar in piazza a
Paluzza ove volentieri ci tratteniamo non tanto per il caffè,
comunque buono, quanto per l’avvenente banconiera… Rinfrancati
nell’animo e nello spirito parcheggiamo l’auto e ci avviamo per
una comoda mulattiera (Foto 1) che ci fa costeggiare prima la
Cappella Battaglione Val Tagliamento, poi la Casera Pal Piccolo dove,
usciti dal bosco, troviamo la neve che ci farà compagnia fino alla
cima del Freikofel. Poco dopo la casera incontriamo un padre con 2
figli, abbastanza piccoli, in rientro che ci sconsiglia di proseguire
avendo la neve coperto il sentiero che risulta così poco visibile.
In realtà noi testardi e dopo alcune brevi deviazioni dovute
all’oggettiva difficoltà a trovare i segni del sentiero nella neve
arriviamo alla base della montagna, qui decidiamo di seguire il
sentiero più lungo, ma meno ripido ed esposto rispetto alla via
diretta… così dopo un lungo aggiramento iniziamo ad aggredire tra
la neve e le rocce la montagna; un poco tranquillizzante cavo ed
alcuni inquietanti scalini di metallo nella roccia, quasi coperti di
neve ci fanno dubitare sull’opportunità di proseguire ma, alla
fine, ci aiutano a superare le rocce più ripide senza grosse
difficoltà e ad arrivare in cima dove troviamo una serie di
fortificazioni risalenti alla guerra (Foto2). Il panorama (Foto 3) è
veramente fantastico, ma noi ci dedichiamo subito alle antenne : la
solita MFJ e un’antenna stilo recuperata da Luca per le cui
caratteristiche vi rimando al suo resoconto…
Il tempo di piazzare alcuni
sacchetti di plastica a terra per coprire la neve, che avevo
provvidenzialmente portato con me, su cui appoggiare radio e batteria
ed inizio a lavorare i 20 metri. La propagazione non è un gran che,
il freddo si, soprattutto quando il sole si copre… aggancio
Norvegia, Spagna, Inghilterra, Russia, Olanda e Bulgaria…, con
l’antenna di Luca faccio il mio primo QSO a 17 metri e passo il
tutto a Luca per mettere a Log qualche collegamento visto che la
banda dei 17 metri su cui operava lui è alquanto impegnativa per i
nostri poveri mezzi… Il freddo pungente (non più di 3 o 4 gradi),
il sole che va e viene e soprattutto alcune inquietanti nuvole nere
in lontananza ci inducono a chiudere il tutto e ad iniziare la
discesa che, come prevedevamo, a causa della neve abbiamo dovuto
affrontare con molta calma ed attenzione in quanto terreno e rocce
erano molto scivolose… Riusciamo comunque a raggiungere l’auto
illesi, ma stanchi e dopo aver dovuto saltare il passaggio nel bar di
Paluzza perché era chiuso riaccompagno Luca a casa per poi
raggiungere la mia e pensare alle prossime uscite… nella speranza
che la neve ci permetta di fare ancora qualche uscita in alta
montagna e non ci costringa a mete meno appetibili ma più
abbordabili.
Come sempre lascio a Luca i
commenti più tecnici nel suo rapporto per manifesta incapacità
personale.
Meteo: variabile con temperatura
sempre attorno ai 4°C fra le ore 8.00 della partenza e le 14 del
rientro