hb/gr-332 spadolazzo iw2obx
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Attivazione di IW2OBX
attivazione sotaitalia hb/gr-332 spaolazzo (mt. 2169 - JN46QM)
26 settembre 2015
ATTREZZATURA:
Batteria: Bosch 12v 9hA
RTX: ft857d pot.out 5watt
Microfono: Mh31 modificato
Antenna: endfed 40-10mt canna da pesca 7mt
Batteria: Bosch 12v 9hA
RTX: ft857d pot.out 5watt
Microfono: Mh31 modificato
Antenna: endfed 40-10mt canna da pesca 7mt
WX: soleggiato
TEMPO DI SALITA: 3h
INTRO
TEMPO DI SALITA: 3h
INTRO
Durante
la settimana ho tenuto d'occhio il meteo per il weekend, vedendo una finestra
di bel tempo per sabato ho deciso di puntare al Pizzo Tambò la cima più alta
della zona dello Spluga.
Ho
deciso di andare a dormire venerdì sera in baita a Chiavenna per guadagnare un
po' di strada, ed il mattino di sabato di buon ora raggiungere in auto Monte
Spluga.
Giunto
in macchina al lago dello Spluga ho constatato che la situazione neve era
peggio di quello che immaginavo, la neve scesa a inizio settimana non si era
sciolta. Il versante sud appariva con molti accumuli nevosi per cui ho deciso
di ripiegare su una cima più bassa di circa 600 metri, il Pizzo Spadolazzo.
ACCESSO:
Da Chiavenna si imbocca la strada provinciale che porta al passo dello Spluga.
Una volta giunto in località Stuetta 1900mt
, parcheggio la macchina.
Questa
volta mi zavorro un po' più del solito, perché viste le condizioni decido di
mettere gli scarponi pesanti, immaginando che troverò della neve lungo il
sentiero.
Mi
incammino con la mia YL lungo il sentiero che porta al Rifugio Bertacchi, da lì
tengo la sinistra e raggiungo il passo di Niemet, da qui parte un sentiero
segnato con bolli gialli e bandierine biancorosse che risale la cresta sud del
Pizzo Spadolazzo.
In
questo tratto sono costretto a battere alcuni tratti di sentiero innevato, in
alcuni punti dove il vento ha accumulato la neve sprofondo sin sopra il
ginocchio e devo percorrere alcuni canalini
diminuendo il passo.
Sulla
parte finale della salita la pendenza aumenta ed il sentiero diventa molto
delicato, ci si ritrova a camminare su degli sfasciumi, sino a giungere alla
parte finale della cresta, pianeggiante, dove l'unico pericolo risulta essere
la presenza di cornici di neve sul versante ovest a sbalzo sulla valle Spluga.
ATTIVAZIONE:
Arriviamo
in cima alle 13:00, dopo esserci riposati mi metto all'opera, svuoto lo zaino,
posiziono batteria a terra e l'857 sopra la scatola. Fisso l'endfed alla canna
da pesca che a sua volta la fisso a terra con delle pietre.
Accendo
la radio e controllo quali bande risultano aperte, decido di fermarmi sui
15metri, messo a log due qso mi sposto sui 20mt, qui collego un “sotaro”
norvegese, trovata una frequenza libera mi metto a fare chiamata. Non attendo
molto che sento una voce famigliare dire “qrz”: è la voce dello spagnolo Manuel
ormai mio amico di attivazioni, a ruota collego altri spagnoli.
Continuo
a fare chiamata ma non mi risponde più nessuno, spengo la radio e mi metto ad
ammirare lo splendido panorama che offre questa cima.
Ripongo
tutto nello zaino e mi incammino in discesa stando molto attento al pezzo di
cresta delicato.
73 IW2OBX