ve-382 flames iz3gme - sotaitalia

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ve-382 flames iz3gme

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Attivazione di IZ3GME

attivazione sotaitalia ve-382 punta flames (mt. 2240  - JN66BN)
 

01 agosto 2015

FT817, accordatore Elecraft T1, batteria LiPo 11.1V 3.6Ah, antenna norcal doublet

WX : nuvoloso e pioggia leggera

La compagnia per questa prima attivazione dell'anno è un po' anomala: un compagno del corso C.A.I., una collega esperta "ferratista", un ospite israeliano alla sua prima ferrata, la mia compagna ed io....da noi battezzati "la compagnia dell'anello".
Con un forte dubbio per le condizioni meteo non proprio promettenti lasciamo la macchina al parheggio dell'albergo Fiames e partiamo zaini in spalla su per il ripido sentiero che porta alla ferrata.
Abbiamo già un'oretta di ritardo sul previsto ma non ci facciamo prendere dalla fretta anche perchè il sentiero mette subito a dura prova il fiato dei meno allenati.
Troviamo lungo la strada diversi gruppetti che risalgono con noi tra i pini mughi fino all'attacco della ferrata dove ci attrezziamo di imbraghi e "ferraglia varia".
La ferrata non è propriamente facile ma fortunatamente il nostro ospite ha una buona preparazione fisica, di certo meglio della mia, e non soffre assolutamente di vertigini; seguendo i nostri consigli la affronta senza particolari difficoltà.
Risaliamo la ferrata senza farci scoraggiare dalle poche gocce di pioggia che si alternano a qualche timido raggio di sole e in un paio d'ore siamo alla cima.
Visto il tempo monto velocemente l'antenna e mi metto all'opera mentre il resto della compagnia si gode il panorama e si rifocilla.
Le condizioni della propagazione sono fortemente altalenanti così fatico un po' a raccogliere i collegamenti mentre il tempo si ingrigisce sempre più e suggerisce di infilare la via del ritorno prima possibile. Il sesto collegamento lo infilo giusto sull'inizio del contest, con dispiacere smonto tutto velocemente sapendo che da li sarebbe stato facile fare un "buon raccolto" ma non è proprio il caso di attardarsi oltre.
La discesa si rivela piacevole ma sul ghiaione ci troviamo un po' in difficoltà in quanto sono franati entrambi i fianchi andando a formare una lunga lingua centrale con ripide pareti franose dalla quale non sappiamo da che lato scendere, siamo anche costretti a coordinarci nella discesa con altri gruppi per evitare il rischio di far cadere sassi sulla testa altrui visto che il ghiaione è ancora decisamente instabile.
Usciti da li (incolumi) il sentiero riprende ad essere facile e scende rapidamente riportandoci verso il punto di partenza. 
Sull'ultimo tratto ci raggiunge la pioggia che questa volta si fa insitente ma noi siamo ormai vicini alla macchina e in breve abbiamo le gambe all'asciutto sotto la tavola a goderci un meritato "premio".
73 iz3gme

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